Cinema all’italiana

June 3rd, 2025
Il mangiatore di pietre (Frozen Valley) di Nicola Bellucci (2019) disponibile su Amazon Prime  Video da affittare a $1.99

Storie parallele

Segreti, bugie, non detti, aspettative non rispettate e proiezioni di ciò che vorremmo nelle nostre relazioni interpersonali – eventi casuali che diventano determinanti e letali, tutto questo e molto altro nei film di questa serie, dove troviamo storie parallele che si legano e si disfano, per poi prendere nuove strade proprie.

Storie parallele che raccontano di famiglie di oggi alle prese con le difficoltà del vivere, storie di periferia e di giovani vite in mano alla criminalità, storie di fughe e di ricatti, di solitudini e di rinunce. Storie verosimili e reali, e anche storie immaginate, surreali, popolate di fantasmi e personalità eccentriche.

Luigi Lo Cascio interpreta Cesare nel film tratto dall’omonimo libro di Davide Longo “I mangiatori di pietre”. Cesare è un “passeur”, ossia una persona che aiuta clandestini a passare il confine, in questo caso per arrivare in Francia. Rimasto vedovo conduce una vita solitaria, improvvisamente si trova costretto a fronteggiare la morte improvvisa e tragica del suo “figlioccio” - che aveva introdotto lui stesso a questo mondo criminale, da cui si era allontanato con l’arrivo del traffico di droga. Interpellato nelle investigazioni per trovare il colpevole, viene catapultato nella vita di Sergio, un giovane che vorrebbe fuggire da un padre-padrone e da un ambiente soffocante e privo di futuro. Ambientato nella valle del Cuneese, tra ghiaccio, neve e gelo, questo thriller dalle atmosfere noir racconta storie parallele di uomini solitari, di scelte difficili, di cosa significhi fare del bene e di quanto non sia sempre chiaro capire come poterlo attuare.

Nel secondo film “Magnifica Presenza” di Ferzan Ozpetek, Pietro, un giovane di belle speranze trasferitosi da Catania a Roma per inseguire i suoi sogni di attore, con l’aiuto della cugina Maria riesce ad affittare un appartamento d’epoca nel quartiere di Monteverde Vecchia. Con passione rimette in piedi le polverose e cascanti stanze dell’appartamento e guarda al futuro pieno di fiducia - ma le cose prendono una piega inaspettata quando inquietanti presenze animano gli spazi abbelliti e ripuliti, portando Pietro a convivere con otto personaggi stravaganti e sopra le righe, come spesso accade nelle pellicole del regista italo-turco.

Nel film “La Terra dell’Abbastanza” dei fratelli D’Innocenzo due giovani amici d’infanzia della periferia romana investono un uomo di notte. La tragedia si rivelerà essere determinante nelle loro vite, dal momento che l’uomo è un pentito ricercato dalla banda criminale che controlla il territorio. In un crescendo di assuefazione alla violenza, soldi facili e traffico di essere umani, assistiamo impotenti al compiersi del destino di queste due giovani vite.

Nell’ultimo film di questa sessione, la pellicola “Perfetti sconosciuti”, grande successo del regista Fabio Genovesi del 2016, si svolge tutto all’interno nel corso di una cena, senza alcun accesso a spazi esterni. Una cena tra amici si trasforma, così, in palcoscenico teatrale e la rappresentazione somiglia molto ad un processo alle relazioni, alla presenza nociva e pericolosa dei telefoni cellulari, ai non detti e alle mezze verità che spesso tutti noi ci raccontiamo, per amore del quieto vivere o per comodità.